Riscoperto dopo quasi cinquant’anni, un poemetto che è una piccola Odissea

La scoperta postuma di un poeta autentico costringe a riflettere sul perché non abbia mai ricevuto, in vita, quel che la sua poesia dimostra che avrebbe meritato. Questa considerazione solo in parte si applica a Camillo Fonte (L’Aquila, 1951-1987), un poeta che nulla fece per farsi conoscere o far conoscere la sua poesia, e che quando decise di uscire di scena con un colpo di pistola, lasciando solo una piccola grande opera inedita, non aveva pubblicato che alcune poesie su rivista.

Ma lavorò per oltre quindici anni, isolato e ignorato, ad un poemetto, L’isola, ispirato all’Odissea. Quel poemetto giunge finalmente a noi, a distanza di quarantacinque anni, grazie all’ostinazione e alle cure di un altro poeta aquilano, Francesco Dalessandro, e con una postfazione di Michele Ortore.

CAMILLO FONTE, nato a L’Aquila il 1° giugno 1951, vi morì di sua mano il 21 giugno 1987. Alcuni suoi testi, lui in vita, furono pubblicati da Roberto Roversi e Gianni Scalia.

 

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