Camminando è un libro nel quale la poesia coincide con la memoria, con il dire in versi itinerari (lungo i quali si cammina, appunto), di scrittura ed esistenziali, i quali si danno a essere seguiti e percorsi in forza di un’espressione limpida, rigorosa.
Camminando raccoglie testi scritti in anni e fasi differenti della vita e della scrittura. Nello stile umanissimo e franco, armonioso di Francesco Dalessandro ecco, allora, luoghi, situazioni, incontri cui siamo già avvezzi per aver letto le opere precedenti dell’autore. E c’è una commovente e persuasiva fiducia nella parola che non dismaga dalla presenza del dolore e del lutto, ma che cordiale accompagna il lettore lungo le pagine, di capitolo in capitolo, nutrita di virgiliana pietas, di oraziano modus in rebus.
Accade così che la misura del verso (endecasillabo o settenario o comunque modellato su questi metri nobili), che l’eventuale rima, che la cadenza strofica veramente rendano il ritmo di un camminare attraverso i luoghi e i tempi della vita; che, non diaristica ma attentissima all’esistere, la poesia restituisca quello che il tempo ha tolto.
La scrittura può essere, ancora oggi, un esercizio di saggezza e di fortezza, di chiarezza e di temperanza, un trattato de senectute nel senso che, rileggendo quanto scritto anche in gioventù e riproponendolo, si guarda alla propria raggiunta età come a una nuova tappa del cammino, ulteriormente inverando il senso del titolo, bellissimo e significante gerundio.
Antonio Devicienti