La poesia di Marco Caporali è ellittica e essenziale – parte dall’immagine per andare verso l’ideogramma. Ha dietro di sé la tradizione gnomica e epigrammatica, e il modello moderno più prossimo di Bartolo Cattafi – anche se dei colori accesi di Cattafi in Caporali resta come lo spettro della combustione – un candore cinereo, talvolta azzurrino... e del tono insieme freddo e ardente di quello, solo un misurato algore, con in più, di suo, una trasognata intensità boreale...
Tratti che hanno evidentemente predisposto il poeta all’incontro con l’arte del pittore danese Svend Bagger, dai quadri del quale hanno tratto ispirazione questi versi, tutti segnati di fatto da una spiccata visività, assai dinamica per altro, e perfino drammatica – come intesi a rianimare quel coacervo di forze ferme, di potenze occulte che riposano nella quiete apparente della pittura, così specchiando i più profondi moti sussultori che si agitano dentro o dietro la calma della mente.

Con quattro incisioni di Svend Bagger

da Casa Bagger

Cerimonioso svolgimento d’ombre
in processione, incorniciando il colle,
uniti dal comune nutrimento
possiamo assuefarci alla perdita
e insieme dominarne l’esperienza.
Calore si riversa dalle case
divorante fin dove può giungere
il nostro dilungarci, testimoni
immutabili del mutamento.
Identità, frutto di varie vite,
dei tanti volti necessari a un volto.

Recensioni

CASA BAGGER

di Paola Malavasi

da «Poesia»

«A smuovere i confini pensa il vento»: da questo verso prende l’avvio la breve raccolta di Marco Caporali, introducendoci nel paesaggio da cui è scaturita: l’isola danese di Samsø, dove si trova la casa del pittore Svend Bagger (1900-1978) e il poeta ha vissuto per un periodo. [...]

CASA BAGGER

di Idolina Landolfi

da «La Sicilia – Stilos»

Poemetto per frammenti, dalla versificazione di innegabile, suggestiva sapienza, scritto dal poeta romano (ne ricordiamo Il mondo all’aperto, Empiria) durante un soggiorno in Danimarca, nella casa che fu del pittore Svend Bagger, morto nel 1978. [...]