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Parola recentamente codificata nel Vocabolario Treccani, la «gattità» entra per la prima volta, felpatamente, nella lingua italiana con questi versi di Gianfranco Palmery: «cerca il cibo, si appis...
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«Devo citare quale occasione, accidentale ma decisiva, per la nascita di questo libro il catalogo di una mostra, Les Vanitées dans la peinture au XVII siècle (Caen, luglio-ottobre 1990), che ho avu...
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Domina un senso di derelizione e di resa in questi versi di Alessandro Ricci o, se si vuole, di risentito distacco: una rastremata coscienza del niente che tutto riduce, pure in certe persistenti turb...
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Annunciati in due diverse lettere all’amico Robert Bridges (il 17 maggio 1885: «Dopo lungo silenzio ho scritto due sonetti, che sto ritoccando: se mai qualcosa venne scritta col sangue fu uno di es...
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«Guida per un primo approccio alla lettura delle poesie di Marco», l’incipit o titolo della prefazione che Elio Pagliarani volle scrivere per Il mondo all’aperto, primo libro di Caporali. Incont...
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Insetti operosi còlti nel loro riposo in grembo di rose. Rose regali, custodi della carne minima del mondo, per un roseto di pietre luminose col racconto inedito di dieci eloquenti autori. Il titolo...
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Fiori di fuoco, fiori stella, incendiati inceneriti, ombre di quell’ardore; fiori insidiati da tempo e polvere fino al disfacimento o come sepolti nel sonno dei millenni in una loro eternità minera...
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Poeta «tra i maggiori italiani, e non del momento», secondo il giudizio di Luigi Baldacci, Gianfranco Palmery è anche prosatore originale e tagliente, come provano questi scritti di riflessione sul...
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Se Shelley teorizzava il poeta come «legislatore segreto», Byron con le sue opere e i suoi gesti – il gran teatro di sé, il variopinto caravanserraglio di domestici, medico personale, cani e altr...
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Simbolo di spartizione e di chiusura, cifra dell’attenuazione e dell’enfasi, il quattro è il numero che, nella sua duplicità, sostanzia e informa le singole poesie come l’intero libro, e insie...
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Colto in flagrante a rubare libri e sequestrato da due sconosciuti decisi e beffardi, il protagonista si scoprirà spiato, sorvegliato e filmato nelle sue piccole malefatte e abiezioni da una cricca d...
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Questo libello è dedicato a tutti gli italiani, e specialmente agli italianisti, ai poeti d’epoca, ai politici, agli esperti in scienze umane, ai giornalisti, ai gesuiti, e dice i ridicoli e tragic...
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Basato su elementi reali della vita dello scultore William Wetmore Story, L'Angelo del dolore ci porta dentro una Roma di fine '800, con il suo contesto culturale ricco e vivace a cui gli Story, insie...
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L’editto finale è un libro felicemente diseguale. Grande mobilità e libertà del verso assecondate da un ritmo che ai toni distesi, “argomentativi”, fa seguire sussulti sonori e di senso che l...
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Nella sera che inclina: una parte di viaggio con Camillo Fonte
Da bambino mi piacevano moltissimo le carte lenticolari: oggi conosco il loro nome tecnico, ma diversi anni fa mi bastava studiare, ...
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Quella «voracità visiva», quella «gloria della forma», che sono state riconosciute nell’opera di Dalessandro, così piene in un libro come L’osservatorio, già si affermano, con sottile nitor...
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Cinque poemetti uniti da una peculiarità: una resa descrittiva e visiva e uditiva di spazi, tempi e gesti (non solo della gestualità corriva ma di quella che registra i passi divergenti del poeta). ...
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«Incomparabile gemma», «magnifiche esplosioni di tristezza e di sconforto», i «gridi d’amore più puri (poeticamente parlando) e più sostenuti che vi siano», così Giuseppe Tomasi di Lampedus...
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Scritti di getto in un pomeriggio d’autunno dell’anno 1985, i quindici sonetti che danno forma alla «lettera» rovesciano il dorato elegismo dell’assenza in un lucido furore confabulatorio: «H...
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Indirizzate a vivi e a morti, fervide e distaccate, amorose e mortali, le lettere di Jude Stéfan gridano l’orrore di un’età mediocre e malata, opponendo un soffocato e stoico porsi in disparte ...
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